Concerto a Mendoza

Sin
dai primi giorni del nostro arrivo all’ex convento immerso nella pampa, che poi sarebbe diventato la bella cittadella “Mariapoli Lia”, la chitarra e le canzoni erano il nostro pane quotidiano. C’erano tanti talenti musicali nel gruppo, per cui, in breve tempo, mettemmo insieme un complesso con una chitarra elettrica, un basso, il pianoforte e la batteria.

Incidemmo una cassetta casalinga con le prime canzoni che nascevano e l’inviammo a Chiara Lubich. C’era anche il nostro inno di battaglia: “Mundo Nuevo”. Ed è stato quello il nome che lei ci propose per il nostro complesso che, fino ad oggi, si ricompone ogni anno con i giovani che continuano ad arrivare da tante parti del mondo, per ripetere la nostra stessa esperienza di vita.

All’inizio, cantavamo soltanto per gli ospiti che venivano a trovarci. Ma poi, abbiamo cominciato a viaggiare per suonare nelle città vicine, dove ci invitavano. Il complesso cominciava a farsi conoscere e così gli inviti arrivavano da città sempre più lontane. Ricordo quando siamo stati invitati alla città di Mendoza, verso l’Ovest, a 850 km dalla cittadella. Accettammo subito con gioia, tanto più che qualche giorno prima dovevamo animare un ritiro spirituale per gli studenti di una scuola cattolica, nella località Potrerillos, a 1.500 metri sul livello del mare, ai piedi della Cordigliera delle Ande, a un’ora dalla città di Mendoza. Così partimmo.

Il primo giorno del ritiro, però, si concluse in un modo, direi, tragico: noi, rinchiusi in una camerata e gli studenti completamente fuori controllo, che si  beffavano di noi. Bisognava fare qualcosa. Ci promettemmo, allora, di rafforzare l’amore reciproco tra di noi, senza giudicare i giovani, in modo che Gesù potesse vivere spiritualmente in mezzo a noi, come Lui stesso ha promesso: “Dove due o tre sono riuniti nel Mio nome”. Forti da questa Presenza, decidemmo di affrontarli. Toccò a me  parlare con il leader del gruppo, una ragazzo alto e beffardo, io che avevo appena due anni più di lui, che ero più basso e piuttosto magro … Tra le cose che ci dicemmo, ne ricordo una in particolare: “Non confonderti – dissi –, noi cristiani non siamo delle pecorelle, vogliamo amare tutti per davvero. E, se per il tuo bene, perché tu ti renda conto di come stanno le cose, io capissi di dover usare i pugni, tieniti pronto… perché li userei!”.

Località Potrerillos, Mendoza (Argentina)

In realtà, credo che non l’avrei mai fatto, perché stavamo imparando dal Vangelo, più che a usare la forza, a dare la vita per gli altri. Ma è stata la frase che, lì per lì, mi venne fuori e… ormai l’avevo detta!

Dopo un lungo silenzio collettivo, perché tutti ascoltavano … ci preparammo al peggio. E invece la sua reazione fu diversa. Quando riprese la parola, la sua voce suonava seria e contrita: “Ho appena scoperto – disse – che i cristiani sono veramente coraggiosi”. Quest’ultima parola è letterale, mai la dimenticherò!

Al vedere la reazione del leader, anche gli altri cambiarono atteggiamento e, da quel momento, il rapporto tra noi e loro mutò radicalmente. Trascorremmo due giorni bellissimi insieme. Ricordo il ritorno verso la città con il bus, cantando con la chitarra pieni di entusiasmo e urlando le canzoni, nonostante ci aspettasse il concerto a Mendoza.

Teatro Independencia, Mendoza (Argentina)

Quella poi, è stata un’altra avventura. Le persone che ci conoscevano a Mendoza erano poche, perciò passammo i due giorni, che ci separavano dal concerto, cantando nelle scuole e invitando gli studenti al teatro. Fino ad oggi non capisco come abbiamo potuto prendere in affitto il grande e importante “Teatro Independencia”, per il nostro concerto!

Eppure, contro ogni previsione, quella sera ci trovammo il teatro strapieno di gente! Forse aveva ragione il leader del gruppo, perché davvero ci voleva tanto coraggio (e, aggiungerei, incoscienza) per organizzare uno spettacolo nel teatro più grande della città, essendo quasi degli sconosciuti.

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

30 Risposte a “Concerto a Mendoza”

  1. Buenísimo Gustavo!!! Y que valentía para enfrentar a esos chicos alborotados..Hay que estar firme y seguro..Mendoza es muy bella..Todo mí cariño!👍😍🙏

  2. Mis primeros años de focolar los pasé en Mendoza. Hermosa ciudad. Ya por ese entonces, todavía se hablaba del concierto que el Mundo Nuevo había hecho en el Independencia

  3. Comunque ti/vi è andata bene…..probabilmente oggi sarebbe finita diversamente……!! Grazie comunque…..ti conoscevo ma non così …….coraggioso….!!!!!

  4. ci vuole coraggio eccome! e meno male che no hai dovuto fare pugni con nessuno per portare l’Ideale fino agli ultimi confini della terra 🤭

  5. Hola GUSTAVO Claria me impresiona !! Me parece que tu Apellido tenía que ser CORAJUDO CODOBEs!!!JAJAJA 👍🙅‍♂

  6. L’amore ci fa assumere anche qualche rischio… per amore. Coraggio e inventiva: i giovani ne sono attratti quando comprendono che siamo autentici. Buona domenica Gustavo 🤗

  7. Me quedé con las ganas de saber el resultado del concierto . Me imagino que habrá sido todo un éxito
    Gracias y mis saludos .👏🏻👏🏻👏🏻

  8. E si, alle volte l’incoscienza fa brutti scherzi. Ma dobbiamo anche dire che se abbiamo un bel G.A. allora e proprio da incoscienti non buttarsi ! 😀😀😀😜😜

  9. Che bella esperienza! Certo che ne avrai fatte centinaia di esperienze così coinvolgenti! Di certo si può dire che non ti sei mai annoiato nella vita! E comunque alla base ci deve essere qualcosa di grande che ti rende così “incosciente” e coraggioso, qualcosa di forte e irresistibile che muove tutti i fili della vita! E allora, viva la vita! Grande Gustavo, un abbraccio!!😁👍

  10. Che bello, sempre, leggerti, caro Gustavo!
    Grazie di cuore per queste belle e gustose fette estrapolate dalla grande e ricca torta della tua avventurosa esperienza, generosamente offerte per alimentare la nostra gioia.
    Da italiano… beh Italo-greco veramente… comunque cultore della parola e della sua espressione, devo anche complimentarmi con te per l’efficacia del tuo raccontare.
    Grazie ancora.
    Forti abbracci e buona domenica a te e tutti quelli che sono con te.

  11. Hai trasmesso una bella dose di coraggio anche a noi! Cosi abbiamo fatto la corona dell’avvento e l’abbiamo fotografata x mandarla ai ns figli e nipoti ricordando a tutti di pregare insieme come ha suggerito oggi il papa alle famiglie. Buon avvento Gustavo

  12. Que tal la experiencia WOW, qué tal el coraje ! Creo que estuvo la mano de Dios, porque lo hicieron con ese ánimo, esa fe que tuvieron. A pesar de que no eran tan conocidos llenaron ese teatro, para mayor gloria de Dios. Nosotros hacemos el 10% y el 90% lo hace el Señor.

  13. Que lindo Gusti … creo que tuviste una experiencia parecida creo q en Chile? Hermoso todo lo q viviste con ese conjunto.No se cuando te fuiste de el.
    Y ahora si sigue como son sus canciones?

  14. Gracias. Gustavo x compartir esta hermosacexperiencia
    Yo los recuerdos siempre aquellos. Jovenes de enbalse rio tercero
    Que gente entregada existio.

  15. Lindos recuerdos de Mendoza. Yo fui en el 71, estuvimos dos semanas, Pitrerillo, el cerro La Gloria, la Virgen de Carrodilla, el teatro Independencia y un encuentro con la Comunidad en una bodega donde conocí a una señora compañera de Chiara que había emigrado a Argentina y no podía creer hasta dónde había llegado su amiga Chiara…era como estar con una de las primeras popas y la vida la llevó a Argentina

  16. Que lindas aventuras!!! Que sirvieron a muchas personas para conocer a Dios. Cuanta dacion Gustavo. El Ideal de Chiara a dado muchas trompadas. Y hubieron corajudos….

  17. Que épocas Gustavo…!!
    Me recordó al encuentro con los chicos de los salesianos, donde estuvo entre otros Quique Greni…!!
    Copamos un “retiro ajeno”…

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