Diario di viaggio in Terra Santa / 2

Continuo
a pubblicare il mio diario di viaggio in Terra Santa. Ecco la seconda puntata.

10 novembre del 2008. Appena sveglio, sento in TV la notizia che c’è stata una lite nel Santo Sepolcro, fra cristiani armeni e ortodossi … Che dolore, noi cristiani non riusciamo a metterci d’accordo nemmeno a “casa nostra”!

Panoramica di Gerusalemme.

Ho meditato “Sui passi di Gesù”, il libretto che ci accompagnerà durante il pellegrinaggio previsto tra qualche giorno. Chiara Lubich racconta a un gruppo di giovani focolarini, nel 1960, il suo viaggio in queste terre avvenuto nel 1954: “Qualche tempo fa, con alcuni dei focolarini, mi sono portata in Terra Santa, nella terra di Gesù, e per me in realtà e anche per gli altri è stata un’esperienza unica (…) Io, noi, conoscevamo già Gesù, lo conoscevamo sotto l’aspetto, vorrei dire, di Lui luce, amore, verità, dottrina. Avevamo cercato per anni di vivere la Sua parola, per cui la nostra conoscenza era soprattutto di Lui, Verbo di Dio, Parola. In Terra Santa abbiamo conosciuto Gesù uomo. Alzare gli occhi di notte e vedere il cielo grondare di stelle, alzarsi di giorno e vedere quella volta azzurra che gli occhi di Gesù avevano visto; guardare quei luoghi, osservare le dune, quelle strade, quei deserti, quell’orizzonte che Gesù stesso con i Suoi occhi aveva visto, osservare quelle pietre, è stata per noi un’esperienza singolarissima: ce Lo siamo sentito tanto vicino (…)”.

10 novembre (pomeriggio). Visita a Betlemme. Sono andato ad accompagnare Gerard dal medico. Ne abbiamo approfittato per fare un breve giretto. Guardare quelle colline, le stesse che hanno visto Maria, Giuseppe e Gesù bambino. Qua tutto parla di loro: ogni sasso, ogni ulivo, ogni bambino (sono diventato amico di Alex, 8 anni, palestinese)…

Con Álex, un bambino di Betlemme.

“E’ misterioso e grande che la Seconda Persona della Santissima Trinità si sia incarnata, per cui, per tutta l’eternità, la nostra natura umana è inserita in modo inscindibile nel cuore di Dio. E’ misterioso e supera la nostra ragione. Dio, nella sua Seconda Persona, non sarà mai separato dalla natura umana in Gesù! Se la Santissima Trinità ha spalancato i Suoi battenti per lasciare che il Verbo si facesse uomo per noi, siamo pazzi se non crediamo all’amore di Dio per ciascuno.” (Chiara Lubich, “E torna Natale”).

Già è tutto un simbolo l’ingresso alla Basilica della Natività: basso e stretto è un invito a “farsi piccolo” come ha fatto Dio per amore a noi.
Sono rimasto impressionato dai bambini del posto: la loro gioia, vivacità, la loro pienezza di vita, i loro caratteri somatici ben definiti … Ma ci torneremo a Bethlehem! Ho saputo che un gruppo di artigiani a noi vicini, fanno degli oggetti bellissimi.

PS: Non parlo del muro che ha racchiuso come in un carcere Betlemme; mi ricorda quello di Berlino … Ma non voglio entrare in questi argomenti. Per me è un volto di Gesù sofferente e basta.

11 novembre. Ho saputo che, durante la notte (22:15 ora argentina), è partito per il paradiso Vittorio Sabbione, uno dei primi compagni di Chiara che ha portato il suo ideale in America Latina e, in particolare, in Argentina. Sento una grande riconoscenza per il dono di Vittorio nella mia vita e in quella di tantissimi. Dio gliene renderà merito.

Damascus Gate (Porta di Damasco, Gerusalemme)

12 novembre. Sono andato da solo alla Città Vecchia (Gerusalemme). Per la prima volta ho preso uno dei piccoli bus degli arabi che svettano per le stradine a grande velocità. Vi salgono solo gli arabi (uomini e donne con i veli). Io mi sono limitato ad osservare e a fare come fanno loro.
Sono sceso di fronte alla “Damascus Gate” e mi sono immerso nella città antica, straripata di gente, e ho preso la via che porta al Calvario, per pregare per Vittorio. Avevo pochi minuti prima della Messa e non ho fatto in tempo ad arrivarci, per quanto intravvedessi la torretta. Ho pregato da lontano per Vittorio.

Poi, via di corsa ancora per le caotiche antiche stradine, per arrivare in tempo in Chiesa. Con mia sorpresa concelebravano una trentina di frati domenicani. Forse era qualche loro festa. Io l’ho preso come un dono per Vittorio perché questo  avveniva proprio mentre si svolgevano i suoi funerali in Argentina, nella Mariapoli Lia.

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

24 Risposte a “Diario di viaggio in Terra Santa / 2”

  1. Gracias Gustavo por compartir tu viaje a Tierra Santa! Muy emocionante! Espero más reportes. Te agradeceré mucho!

  2. Lindo, Gustavo! Me hace recordar a mi madre. También ella hizo el peregrinaje a Tierra Santa. Volvió cambiada.

  3. Hermoso ese tu viaje a Israel pensaba q habia sido en el 2018. Lindo recuerdo de Vittorio
    Nosotros seguimos pensando ir …

  4. Mi ricordo del fatto che prendesti il bus “riservato” ai palestinesi, né parlasti a cena da noi..quella terra dovrebbe chiamarsi Canaan per mettere tutti d’accordo, così come si chiamava in origine, a prescindere da ogni discorso

  5. Gracias por seguir compartiendo el viaje por Tierra Santa.
    Me emocionó cuando cuentas que en Belén todo habla de la Sagrada Familia, cada piedra, cada olivo ,cada niño..
    Y me sorprendió que estuvieras en la tierra de Jesús,cómo embajador latinoamericano para acompañar desde allí la partida de nuestro gran Vittorio Sabione.

  6. Lindo Gustavo, gracias por tu segundo viaje por contarnos tu bella y dolorosos momentos que viviste en Tierra Santa. El Espíritu Santo te guíe para que nos sigas contando tus bellas experiencias!

  7. Gracias querido Gustavo por engañarnos este viaje a los lugares queridos por Jesús, Maria, José y los apostoles y por las insuperables palabras de Chiara y tu clara exposición. Senti dar gracias a la Santísima Trinidad por la existencia y custodios de estos tesoros que nos acercan a los corazones de Jesús y de su Madre. Gracias por compartir estos tesoros!

  8. Gracias Gustavo. Me has hecho revivir la estancia en Tierra Santa con el Consejo General en febrero 2019. Unos dias inolbidables de “Jesús en medio” e Su tierra. Un abrazo!

  9. Mi piacciono molto queste tue esperienze di Vita Giov fatte in tutto il mondo e oggi le capisco ancora meglio perché in questi giorni mi trovo in Francia come tu sai e ogni tanto penso a queste tue esperienze fatte in terre stranieri e mi dico che noi grazie all’ideale non siamo mai all’estero ma siamo sempre in casa perché come diceva Chiara non saremo mai soli perché basta che ci sia la presenza di Gesù in una chiesa noi ci sentiamo in casa . L’altro giorno sono entrato a visitare una cattedrale di un paese qui in Francia e subito l’ho cercato e quando ho visto che lui era presente mi sono sentito subito a casa e ho iniziato a pregare ! Ciao Giov e grazie ! Sempre 1️⃣

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