L’avvocato e la mucca

Il
mio primo lavoro nella nascente cittadella in mezzo alla pampa argentina è stato quello di mungitore delle mucche che avevamo. Ci alzavamo alle 6 del mattino e, dopo una breve meditazione e una frugale colazione, partivamo ognuno al proprio lavoro.

Io, dovevo prima prendere il cavallo che, come tutti gli animali nella pampa, passava la notte all’aperto, libero nella prateria. Una volta salito in groppa al cavallo, guidavo le mucche fino alla stalla per mungerle. Sempre mi faceva compagnia il cane che non voleva perdere l’occasione per abbaiare alle mucche e morsicare le loro zampe, appena si scostavano dalla direzione che portava alla stalla.

All’inizio, rimanevo sfinito pochi minuti dopo che avevo cominciato a mungere. Mi si gonfiavano le braccia e sembrava che scoppiassero. Le mucche, come se sapessero che ero nuovo del mestiere, se ne approfittavano rovinando il mio lavoro, e cioè urinando proprio quando ero sul punto di riempire il secchio …
Ma dopo poco tempo avevo già imparato e le braccia non mi facevano più male. Anche le mucche mi avevano accettato come un fatto ineludibile e abituale, e quindi le cose s’avviavano bene.

Un giorno, si è aggiunto al gruppo un avvocato ecuadoriano. Era più grande di noi e si esprimeva con una tale proprietà di linguaggio che noi lo guardavamo con una certa ammirazione.
Ma una cosa era esprimersi con le parole e un’altra farlo al lavoro con le mani …

L’ho potuto costatare quando una mattina si è presentato nella stalla con la consegna di darmi una mano. L’avvocato ecuadoriano sarebbe stato il mio aiutante! Così stavano le cose nella situazione pioneristica in cui ci trovavamo.

Con pazienza ho cominciato a spiegargli ogni passo da fare: ho preso una mammella in mano e ho fatto il movimento delle dita, comprimendo soavemente dal primo all’ultimo dito, per far defluire il latte.
Non era difficile, ma bisognava coordinare bene le dita e farlo con delicatezza e decisione in modo che la mucca si fidasse e ti permettesse di portare avanti il lavoro.

Gli ho spiegato che conveniva legare la coda alle zampe posteriori, per evitare che la mucca scodinzolasse e rivoltasse il secchio rovesciando il latte. Gli ho spiegato anche che doveva mantenere il secchio lontano dalla zona pericolosa … perché sicuramente la mucca, rendendosi conto che era nuovo, ne avrebbe approfittato per urinare sul secchio o avrebbe fatto qualcosa di peggio…!

Una volta che ho finito le mie indicazioni, siamo passati al lavoro: io mungevo la mucca più scorbutica e lui lo avrebbe fatto a quella più mite. Eravamo seduti spala contro spalla, per cui non ci vedevamo, ma ci sentivamo. Sì, io sentivo i “shis, shis, shis …” del latte della sua mucca che usciva, ma all’improvviso più niente … silenzio. Mi sono girato per vedere cosa fosse successo e la scena che mi sono trovato davanti era proprio da riprendere …! In quel tempo non c’erano i cellulari per cui potrò soltanto raccontarlo a voce: l’avvocato ecuadoriano aveva una mammella in mano e provava a inserirne una pagliuzza …! “Cosa fai?”, domandai. “Si è otturata e non esce più il latte …”, rispose con santa innocenza.

Ricordo la faccia della mucca che lo guarda come dicendo: “Anche questo doveva capitarmi, che mi mungesse un avvocato ecuadoriano”!

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

26 Risposte a “L’avvocato e la mucca”

  1. Aún nos estamos riendo con Vicky después de la lectura de tus graciosas experiencias con el doc ecuatoriano y la vaca … 😂😂😅👍

  2. Qué lindo Gustavo!!! Me contaron que Vittorio fue a comprar una máquina ordeñadora. Le preguntaron cuántas vacas tenía … 10 vacas … Y va a comprar una máquina por 10 vacas? “No, la compraré para los 4 muchachos que trabajan en el tambo!

  3. Que maravilla los caminos de Dios y María 💕seguramente vos creías que el logro de inscribirte era el eje, sin saber que eras herramienta necesaria para llegar a Andrés y el resto de la familia.
    Por otro lado y como siempre la figura de luchadora incansable de tú mamá !! No puedo dejar de pensar en ella con 17 hijos y con la dedicación para cada uno, realmente admirable💕

  4. Te admiro que sabes hacer tantas cosas como limpiar y ordenar un monasterio ,cantar en alemán. Ordeñar vacas etc.
    Del ordeño tuyo y del abogado estuvieron muy simpaticos. Gracias por compartir .

  5. Gracias Gustavo. Muy gracioso. Buena experiencia en la técnica del ordeño tan distinta a la del litigio. Se ve que ese colega confundía el arte de decir con el arte de ordeñar.

  6. Que experiencia …lo que mas me gusta, reconozco, es que me estoy enterando que hacias mientras nosotros rezabamos por vos aca. Hiciste de todo un poco y sin hacerle asco a nada👏🏻👏🏻👏🏻. Creo que la parte del caballo debe haber sido la mas llevadera. Esos animales son vos; siempre te asociare a ellos🐴

  7. Que Lindo esta el escrito querido Gustavo Claria. Tu escritos son maravillosos porqué uno se va riéndo mientras los lee y cuando termina uno se queda con de seguir leyéndolo. Por favor no pares de escribir Campeón..un gran abrazos y Saludos! 💪💪🙋🏼‍♂️1⃣

  8. Que buena historia!! Jajajajajaja definitivamente las vacas son de cuidado! La naturaleza es sabia ! Saludos desde Perú

I commenti sono chiusi.