Messa ne La Compañía

Oggi
si celebra il primo anniversario della partenza al Cielo di Juan Carlos Duque; coincide con il suo compleanno. Lo ricorderanno in tante città. Anch’io lo farò nella messa di mezzogiorno della Compañía de Jesús, a Córdoba (Argentina).

La Compañía impressiona per la sua facciata di stile romanico ricoperta da pietra ritagliata, presa dalle sierras vicine. E’ stata costruita nel 1640. “Il dettaglio più imponente –si legge nel sito web del Municipio- si osserva nella volta, totalmente elaborata in legno di cedro paraguaiano con formato di chiglia di nave rovesciata, decorazione in barocco americano e dorato alla foglia; inoltre, si evidenza la pala d’altare realizzato in legno dorato anche alla foglia. Nel 2000, la Manzana Jesuítica (che include la chiesa della Compañía de Jesús, la Cappella Domestica, il Collegio Nacional de Monserrat, e le Estancias Jesuíticas), è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”.

E’ giovedì, un giorno feriale. Nonostante, la chiesa, come ogni giorno, è colma: insegnanti della vicina università, famiglie con i loro piccoli, gente comune e, soprattutto, giovani universitari.

L’atmosfera che si respira non è cambiata in niente: li stessi canti di quando ero bambino, la stessa illuminazione tipo penombra per risparmiare per i giorni di festa, le anziane signore nelle prime file che sembrano le stesse di quando ero piccolo, le stesse belle e antiche preghiere imparate dalla mamma … Solo i giovani sembrano cambiati con i loro zaini pieni di libri e appunti, indossando vestiti estivi come fossero a casa loro, pur mantenendo il rispetto e il fervore che un centro spirituale, come La Compañía, ispira.

Mentre mi metto in fila per prendere la comunione, mi chiama l’attenzione un giovane che porta un grosso pacco, più grande di uno zaino. Si tratta di un’enorme cassa rossa per trasportare cibo. Non l’ha lasciata nel banco e la porta a tracollo mentre anche lui fa la fila per comunicarsi. Nella cassa una frase annuncia: “Richieste subito!”, in allusione alle richieste di cibo a domicilio.

E’ un imperativo che coincide con il desiderio che porto in cuore: voglio chiedere per Juan Carlos, ma anche chiedere a lui. E davanti a me trovo la sua risposta caratteristica, perché con lui era così: la richiesta si faceva subito e lui risolveva il tuo problema all’istante.  Lo sento come un chiaro segnale che lui è in qualche modo lì presente ed è pronto ad aiutarci. Richieste subito! Ovvio che non l’ho fatto attendere e ho chiesto il paradiso per lui, e gli ho presentato inoltre una lunga lista che avevo in testa. So che lui troverà il sistema per rispondere “subito”, come sempre ha fatto.

Di ritorno a casa, schiacciato tra la folla in un bus che si è fatto attendere, una frase della maglietta della giovane che è davanti a me mi aiuta a orientare lo sguardo. Dice: “verso l’Alto”. E’ in quella direzione che sto guardando.

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

13 Risposte a “Messa ne La Compañía”

  1. Muy buena la novedad del blog Gustavo. Muchas gracias. Las dos frases me gustan: “pedidos ya y “hacia lo Alto. Allá miramos. (Francisco, Colombia)

  2. Caro Gustavo, in modo un po’ diverso (ma in fondo uguale), anche noi siamo orientati ora più che mai sulle “richieste subito” e con “lo sguardo verso l’Alto” … Il Coronavirus sta rivoluzionando il nostro quotidiano e, per tanti, anche la percezione della vita. Un grande abbraccio (Saverio, Italia)

  3. Ci uniamo con voi nella preghiera, per l’anima di Juan Carlos e per Chiara, perché intercedano per la sua anima e che Maria protegga tutta l’umanità!
    🙏😇1️⃣👍

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