Viaggio in Terra Santa / 6 tappa

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buon mattino partiamo verso est, al “Campo dei pastori” (Beit Sahour), dove si incontrano tuttora numerose greggi. Ci sono delle grotte e anfratti abitati, piccoli casolari bianchi recintati da muretti di sassi e con il pozzo domestico; qualche contadino che conduce il suo aratro, dietro l’asinello nero.

Beit Sahour (Campi dei pastori)

Nella località di Beit Sahur, immersa tra gli ulivi, c’è un luogo venerato fin dal IV secolo d.c. come una delle possibili grotte dei pastori che, per primi, udirono la “Buona Novella”.
Sembra paradossale, perché in quell’epoca i pastori venivano considerati meno che niente … “Forse – rifletto – bisogna farsi piccoli perché
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o si possa rivelare e non solo nelle grandi occasioni ma anche nel quotidiano”.

Sasso con la stella d’argento (Santuario della Natività)

Arriviamo alla Grotta della Natività! Da non credere… ma siamo proprio qui, nel posto in cui
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o si fece carne, bambino! Qui, dove nacque storicamente Gesù, il Salvatore! La grotta è bella, ma poverissima, annerita dal fumo delle candele e dagli incendi avvenuti durante i secoli. La sua autenticità si poggia su una robusta documentazione storico-archeologica che risale a metà del II secolo d.c. E’ una delle tre “grotte sacre” già ricordate dallo storico: il Vescovo Eusebio di Cesarea (III sec. d.c.). Preghiamo davanti alla stella d’argento con in mezzo un sasso dove può essere stato deposto Gesù appena nato.

Visitiamo le grotte di S. Giuseppe e di S. Girolamo. Quest’ultimo, vi si stabilì nel 386 d.c. e compì una delle imprese più importanti e durature: la traduzione in latino del testo originale della Bibbia. Questa sua traduzione, detta “Vulgata”, è stata il testo ufficiale della chiesa fino all’ultimo Concilio.

Grotta del Latte.

Infine, la “Grotta del latte”. Racconta un’antichissima leggenda che dal seno di Maria, mentre allattava Gesù, cadde una goccia di latte, e la pietra divenne bianchissima. Ne è nata una devozione tutta speciale da parte delle coppie che non riescono ad avere dei figli. Sono più di mille i bambini nati da questa devozione. Anche sono tante le malattie guarite, specialmente  i tumori al seno.

Questi luoghi sono tenuti dai francescani con un amore e uno zelo meravigliosi. Quanto dobbiamo ringraziare, noi cristiani, i tanti religiosi e religiose che hanno donato la loro vita per custodire, mantenere, studiare, fare degli scavi archeologici, non senza – alle volte – fare  importanti scoperte! Sono una presenza silenziosa e mariana in questa terra martoriata.

Statua che rappresenta l’incontro tra Maria ed Elisabetta.

Dopo pranzo, partiamo per “Ain Karem”, il luogo dove, secondo un’antica tradizione, vivevano Elisabetta e Zaccaria, e dove Maria si recò ad aiutare sua cugina che aspettava un bambino “per avere la conferma, con il miracolo dell’imbarazzo della cugina sterile, del suo proprio”. Vediamo il Santuario della Visitazione e la Chiesa di S. Giovanni Battista, vicine una all’altra.

E poi …un incontro fuori programma con il Patriarca cattolico di Gerusalemme, Mons. Faud Toul che è  stato nominato da poco e che conosce e ama i focolarini. Egli ci ha fatto un discorso pieno di speranza, pur non omettendo le croci che devono affrontare, come l’emigrazione delle già poche famiglie cristiane, per mancanza di lavoro e per tante altre difficoltà che incontrano nel vivere e crescere nella loro terra. E’ felice di accoglierci: “Ci aiutate a respirare l’universalità della Chiesa. Ci fate sentire che non siamo soli …”.

Mons. Faud Toul.

Ci incoraggia, quindi, a pregare per loro, a stimolare i pellegrinaggi e “ad adottare un nostro progetto sull’educazione dei giovani, sulla nutrizione dei bambini, sui progetti sociali e sul sostentamento del seminario” (pieno!).

Da evidenziare – a conferma delle difficoltà che incontrano – che una settimana dopo, il Nunzio è stato fermato a Gaza e gli è stato impedito di entrare per celebrare la S. Messa. C’è proprio bisogno di pregare per loro e per la Pace nella terra di Gesù!

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

27 Risposte a “Viaggio in Terra Santa / 6 tappa”

  1. Gracias Gustavo!!! Recién logré hacerme del tiempo necesario para bajar el link, a veces tarda bastante. Maravilloso!!! Algunas cosas que no sabía!!! Nuevamente gracias!!!

  2. No me canso de decirte..que experiencia maravillosa!!! Cuantos años tenías? y pasaron?.. Sí..mucha historia y me imagino la energía de esos lugares..
    Zonas de conflicto permanente. 😐😌😔🙏🙏
    Abrazo enorme. 😀😄😁

  3. Hermoso compartir este relato de estos lugares que has visitado en Tierra Santa, me transporta a esos lugares y me acerca a los personajes bíblicos de una manera vivencial.
    Nunca había escuchado de la Gruta de leche! otra presencia de María..otro lugar para recibir gracias!!
    Me uno al compromiso de rezar por la paz y al empeño de trabajar por una educación a la paz.

  4. Buenos días estimado y Querido GUSTAVO.QUE BENDICION.ENCONTRAR A UN HOMBRE ⛹️‍♂️🚣‍♀️COMO MNS..FOUCOD ,POR SU FOTO PARECE UN MNS. MUY ACOGEDOR.!!GRACIAS UN ABRAZO 🤗👏🙋‍♂️

  5. Gracias Gustavo!! Está muy bueno este relato a tierra santa. Nos das a conocer el lugar, la historia y el mensaje.

  6. Grazie Gustavo, descrizione molto bella e ricca di particolari ke aiutano a capire al meglio l ambiente in descrizione……Buona domenica!

  7. Qué bueno Gusti. Tus relatos del viaje a Tierra Santa logran trasladarme allí
    Admiro tú capacidad de escritor con oficio realmente.
    Experiencias únicas y muy ricas que logras trasladar allí
    al lector.Te felicito
    y no dejes de seguir compartiendo estas
    profundas experiencias.

  8. Muchas gracias Gustavo, me gustó el relato de las visitas a las grutas distintas e importantísimas del centro de la Historia de la Salvación. Estamos unidos en la oración.

  9. Hola Gustavo, no llegué a comentarte pero yo hago meditación con tu viaje a Tierra Santa, y como lo estás contando por etapas, es una meditación prolongada. Nunca había escuchado sobre estos lugares, uno por uno, contado tan como tu sabes hacer, de forma que llega al alma. Gracias! Seguimos con estas etapas, que no se terminen…

  10. Ciao Gustavo. Davvero, preghiamo per questa terra cosi’ piena di Gesù abbandonato e per i cristiani che abitano lì.

  11. Ringraziamo a Maria, per aver pronunciato il suo, sì incondizionato, al progetto di Dio: è diventata la Madre del Figlio di Dio!
    Tutte quelle terre lo testimoniano, la presenza della famiglia di Nazareth e l’inizio della: *Nuova era Cristiana*!
    È preghiamo a Maria di proteggere e benedica: a tutti quei monaci e quelle suore, che hanno donato la loro vita, per salvaguardare quei luoghi “sacri”!
    Grazie Gustavo, per questo tramandarci i momenti che hai vissuto, in quelle terre sacre; ma martoriata da tanti conflitti e dell’indifferenza delle superpotenze, che non fanno girare l’economia, in quei paesi in difficoltà estrema!

  12. Grazie. Per me è un “ripassare” l’esperienza che ho vissuto anch’io quando il mio Vescovo mi ha offerto una settimana con lui in Terra Santa.

  13. Bellissimo! Hai raccontato dei luoghi centrali della cristianità mondiale..che possa diffondersi la pace universale, a partire da quei luoghi!

I commenti sono chiusi.