Viaggio in Terra Santa / 7 tappa

Siamo
alloggiati all’albergo Mount Scopus, con una bella vista su Gerusalemme.

Monte degli Ulivi (Gerusalemme).

Partiamo anche oggi da Betlemme a Gerusalemme. Cominciamo il nostro percorso al contrario, e cioè, dall’agonia di Gesù sul Monte degli Ulivi. Andiamo dall’alto (800 m.s.l.m.) verso il basso per facilitare il pellegrinaggio che oggi  sarà tutto a piedi. Sul Monte mi viene in mente questa frase di Gesù: “La mia anima è triste fino a morire”. Lui sapeva cosa l’attendeva, poteva fuggire nel vicino deserto di Giuda, eppure si è consegnato come un agnello …

Cappella dell’Ascensione.

Visitiamo, in ordine, la Chiesa dell’Ascensione (l’ultimo pezzo di terra sul quale Gesù  posò i suoi piedi su questo pianeta), quella del Pater Noster (ho trovato questa preghiera in quasi tutte le lingue del mondo, anche in guaranì!), il Santuario del Dominus Flevit (che ricorda il pianto di Gesù su Gerusalemme, ora rievocato da una chiesa del Barluzzi del 1955. “Non rimarrà pietra su pietra”, predisse Gesù e ciò avvenne nel 70 d.c. ad opera dei romani).

“E Gesù scoppiò in pianto … profondamente commosso”. Sono parole del Vangelo. Gesù, il tuo pianto! Oh, come ci consola il tuo pianto! In esso ritroviamo il nostro, esso ci garantisce che hai pietà di noi, del nostro pianto, perché l’hai sperimentato. Dove vedi lacrime, vedi Te. E Tu, il Sicuro, l’Eterno, l’Immutabile, la Beatitudine, hai provato nella tua anima umana il turbamento” (Chiara Lubich)

Giardino degli Ulivi.

Poi, in fondo alla valle del Cedron, la Chiesa dell’Assunzione o “Tomba della Vergine”. Maria assunta in cielo anche con il corpo! Al fianco della Chiesa, ai piedi del torrente Cedron c’è il giardino del Getsemani (frantoio per l’olio). Quella sera, dopo l’ultima cena con i suoi discepoli al Cenacolo, Gesù scese la scalinata verso la valle, e mentre i discepoli riposavano, prese con sé0 Pietro, Giacomo e Giovanni e si ritirò a pregare. Ad una trentina di metri si trova il Giardino degli ulivi. Meditiamo sull’agonia di Gesù, il sonno inopportuno e indifferente dei suoi amici (che dolore per Lui, rimasto da solo!), il bacio traditore, l’arresto, la fuga dei discepoli…

Concludiamo la giornata percorrendo la via Dolorosa, la Via del Calvario sull’angolo nordovest del Tempio (parte della Torre Antonia), a 500 metri.

Basilica del Santo Sepolcro.

Facciamo la Via Crucis accompagnati da canti e preghiere e troviamo il Lithostrōtos (dove Pilato lo ha condannato), l’Ecce Homo, la Corona di spine, la Veronica, le cadute … Alcune cappelle devozionali ricordano i vari momenti del patire di Gesù, prima di gridare l’abbandono sulla Croce e morire.

Quindi, arriviamo alla Basilica del Santo Sepolcro, o della Anastasis (risurrezione), che i crociati hanno situato accanto al Calvario. Salendo da una ripida scala  giungiamo al piano che racchiude in forma di duplice cappella quello che è rimasto del “Golgota ” (luogo del cranio).

Quando bacio e infilo la mano nel foro dove è stata piantata la Croce, tanti pensieri s’affollano nella mente. Mi torna l’immagine del “Gesù abbandonato cosmico” che è tuttora presente e tuttora abbandonato.

“Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: ‘Eli, Eli, lemà sabactàni?’, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27, 45-47)

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

21 Risposte a “Viaggio in Terra Santa / 7 tappa”

  1. Gracias Gustavo! Yo pensaba viajar pero al final no se alcanzó el número mínimo necesario para la peregrinación. Tus relatos me hicieron viajar!

  2. Ciao Gustavo, dopo tutte le fatiche nel mondo , Gesù’ credo ti conceda la capacità’ di vedere quasi tutto il mondo. Spero di vederci o sentirci!! Un abbraccio!

  3. Gracias Gusti por este itinerario que a veces conmueve hasta las lágrimas! (Allí donde cae una lágrima, también lo encontramos a Jesús!).

  4. Gracias Gusti. Experiencia única
    Tu viaje a Tierra Santa.. Este periplo
    (7) .me sirvió de meditación en este hermoso domingo.

    GRACIAS

  5. Hola GUSTAVO CLARIA. ES IMPREsIONANTE, LOS LUGARES QUE HAS RECORRIDO Y QUE COMPROMISOS VERDAD A TODO NOSOTROS, AHH TAMBIÉN EL ESCRITO EN LA LENGUA GUARANI!!! 😛🇪🇬🙏un abrazo 🤗, gracias UNIDOS!!

  6. Gusti gracias! Lo he revivido con vos. Dios mío es algo tan fuerte que a veces huyo de miedo. Me parece demasiado y dudo. No me entra en la cabeza que tenga que ser así con tanto sufrimiento. Seguiré pidiendo fe, luz y fuerza!

  7. Gracias Gustavo por esta linda experiencia. Por todo el amor que sige derramando nuesto Señor Jesús y los misterios del santo Rosario.

  8. Qué hermoso y atractivo tu relato! Es un tesoro que nos ayuda a meditar y renovar nuestra elección de Jesús. Como decía Chiara “es todo para mí y si no lo es, que lo sea”… Gracias querido Gustavo!

  9. Grazie per questo itinerario meditativo e per la vita dell’Hogarcito, anche se la nota triste fa molto male a sentirla e non si vorrebbe mai che accadessero episodi del genere. Sentendo tutta questa vita fuori, mi nasce il dubbio se io vivo in luogo “borghese”. Spero che almeno preghiere e desiderio di essere unito copra questo handicap che provo. Tutta l’unità Gustavo!

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