L’arrivo di Beatriz

Lo scorso 10 agosto, il mondo calcistico aveva lo sguardo fisso su Parigi, la città della luce!

Tutti i riflettori e i mezzi di comunicazione puntavano al migliore giocatore del mondo, il quale con la sua famiglia, aveva preso una decisione inattesa, mobilitando i fan di tutto il pianeta, al di là della squadra di appartenenza, di nazionalità o di generazione. Lo sguardo del mondo intero, e non solo degli amanti del calcio, ha seguito minuto per minuto il viaggio di Messi & family da Barcellona a Parigi.

Un evento straordinario: dopo 20 anni, Lionel ha lasciato il Club che lo ha aiutato a crescere e a forgiare il suo talento, fino a raggiungere la vetta del calcio mondiale. Chi poteva aspettarsi questa decisione? Era logico, dunque, che scoppiasse una bomba mediatica senza precedenti.

Nel frattempo, ho ricevuto via Whatsapp un’altra notizia: è arrivata Beatriz, la prima ospite stabile dell’ “Hogarcito Chiara Lubich per anziani” a Lámud, un paese nascosto nell’Amazzonia peruviana.

La coincidenza mi ha fatto riflettere. Quale mezzo di comunicazione si sarebbe interessato all’arrivo di Beatriz? Credo che sarebbe difficile convincere qualcuno di loro che si tratta di una grande notizia … Eppure è una grande notizia … perché si tratta di un sogno che inizia ad avverarsi.

Quattro mesi fa nasceva l’“Hogar”amazzonico per anziani. Soltanto 4 mesi fa ha aperto le sue porte per offrire il pranzo a 40 anziani del posto che non avevano niente da mangiare. E durante questi 4 mesi sono successe tantissime cose. Infatti, sembra che siano passati 4 anni!

Quanta generosità è venuta fuori in questo tempo! Dall’arrivo dei volontari che hanno donato il loro tempo per ristrutturare il vecchio edificio, a quanti si sono aggiunti da diverse parti del mondo per inviare i loro contributi e aiuti solidali. Quanta attenzione c’è stata da parte del Comune locale per sostenere materialmente e anche fisicamente l’operare dell’ Hogarcito e quante benedizioni sono arrivate sotto forma di derrate alimentari, letti, materassi, sedie e tavoli. Amore senza misura …

E, finalmente ma anche si può dire in fretta, il 10 agosto è arrivata Beatriz, la prima ospite stabile del Centro per anziani! Un evento vissuto da poche persone ma che ha riempito di gioia quelli che, come me, sono stati testimoni di un sogno che si è realizzato. Un evento, per noi, immenso.

E allora mi sono domandato, Dio dove avrà guardato in quel giorno? Avrà inseguito i riflettori dei media mondiali? Per quanto nutra una grande ammirazione per Lionel come persona e dal punto di vista professionale – mi considero uno dei suoi fan più entusiasti ‐ per quanto mi rallegri anche con tutto il mondo calcistico e, in particolare, per i francesi del Paris Saint-Germain (una grande squadra e con un tecnico argentino), per quanto Parigi, la “Ville Lumière”, sia cento mila volte più grande e importante di Lámud… Per quanto mi sforzi, non riesco ad immaginare il Signore del cielo che si lasci abbagliare dai riflettori.

In questo mese di agosto, viviamo la frase del Vangelo: “Chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.” (Mt 18,4). Beatriz, una piccola anziana, abbandonata ed emarginata per anni, che aveva per casa un tugurio pieno di pulci in un nascosto paesino amazzonico; Messi, il migliore giocatore del mondo, nella bella e orgogliosa Parigi … Credo di indovinare verso chi e dove il Signore del cielo avrà rivolto il suo amorevole sguardo.

Nuove spese si aggiungeranno a causa dell’accoglienza permanente di Beatriz. L’”Hogarcito” si apre generoso a questa nuova possibilità affidandosi a quello sguardo d’amore dell’Onnipotente che non gli farà mancare nulla.

Gustavo E. Clariá

46 Risposte a “L’arrivo di Beatriz”

Fantástica nota. Admiro tu don para escribir. Gracias!

Pubblicato da Gustavo Clariá

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