Canterò una canzone, canterò

Gustavo E. Clariá, a Loppiano, nei pressi di Firenze.

Oggi ho trovato una vecchia memoria esterna dimenticata ed ho guardato con curiosità cosa c’era dentro. Con sorpresa, oltre a tantissime foto, ho trovato alcune mie canzoni che ormai consideravo perse. Grazie a SoundCloud potrò renderle pubbliche anche su questo blog. Comincio da “Canterò una canzone …”.

Ero un giovane studente di Economia e Commercio nella bellissima Firenze, in Italia. Ritornavo dalla Facoltà sul Lungarno verso la stazione, e guardavo per terra cercando di pestare le piastrelle nere e saltando quelle bianche. Questo modo di “saltellare” alla mia insaputa mi stava dettando un ritmo, mentre sentivo forte un grande desiderio di manifestare la mia gratitudine per la Vita. E’ bastato arrivare a casa, prendere la chitarra ed esprimere, in ritmo, musica e parole, ciò provavo: “Canterò una canzone, canterò, per cantare l’Amore, canterò …”.

Ascolta la canzone “Canterò una canzone, canterò”

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Gustavo E. Clariá



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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

8 Risposte a “Canterò una canzone, canterò”

  1. Oww, me súper encantó. Lo acabo de ver y escuchar y está divino: el paisaje, la letra y claro que la voz. Déjeme decirle que tiene una estupenda voz!

  2. Eri e sei un rivoluzionario. La semplicita’, la gioia, la sapienza che sa di innocenza e di condivisione sono la tua forza. E’ bello sentirti oggi che insieme al canto continui a portare avanti un percorso ricco di frutti. Approfitto per chirderti qualche foto di Carlo, di quando era in Argentina. Grazie e un abbraccio.

  3. Si sente una persona innamorata… Bello il tuo commento “… che rimane ancora…” Un salutone!

  4. Che voce gioiosa, caro Gustavo, mi pare di vederti, passeggiare sul Lungarno e intuire dentro di te un ritmo e le parole di una canzone…

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