Sono più del mio corpo

Questo
è quello che ho pensato mentre il dentista insisteva per trovare con il trapano un canale in uno dei miei molari posteriori per impiantare una vite che fissasse un dente sostitutivo per quello attuale, che era completamente distrutto. “Come la Striscia di Gaza”, sono riuscito a dirgli, facendo un paragone forzato tra i resti del mio antico molare con la brutale devastazione di quel territorio martire.

Distruzione nella Striscia di Gaza, città martire.

Sono più del mio corpo, continuavo a ripetere dentro di me, cercando di tenere la bocca più aperta che potevo, su richiesta del dentista, e cercando di contenere in gola il liquido, misto della mia stessa saliva e dell’acqua fredda che allevia la temperatura del trapano dentale che sale mentre fa il suo lavoro.

Sono più del mio corpo, continuavo a riflettere, anche se molto grato a Dio per avermelo donato, permettendomi così di vivere su questo pianeta per un lasso di tempo, di farmi riconoscere dal mio aspetto corporeo, così da potermi relazionare con centinaia di esseri umani anch’essi definiti e limitati dai loro corpi. Corporeità che mi permette di “soffrire con chi soffre”, condividere anche le gioie, godere del buon cibo, della buona musica, di una bella passeggiata, di viaggiare, di condividere momenti di felicità e momenti di tristezza, godere di tutto ciò che di bello c’è dell’universo che mi circonda, e di provare amore e compassione per i miei fratelli e sorelle che soffrono in questo mondo.

Gabon 2017. Con Bea y Kevin, godendo delle bellezze di quel meraviglioso paese e la sua gente.

Ma io sono più del mio corpo, quello che si consuma ora dopo ora, che lentamente mi impone i suoi limiti, che mi presenta agli altri con un aspetto che cambia con gli anni, e che un giorno lascerò in questa terra e diventerà polvere.

Io sono più del mio corpo, eppure credo profondamente nella resurrezione dei corpi, compreso il mio, e questa convinzione mi fa valorizzare la mia corporeità, la difendo, la curo con gratitudine, e cerco di rispettarla come un mistero che sarà rivelato nei tempi della Luce.

L’autunno, in tutto il suo splendore, prepara la nuova primavera!

Il Risorto oltrepassò i muri, camminò sulle acque, ma chiese da mangiare… Non era riconoscibile a occhio nudo né dai suoi stessi amici, a causa del suo aspetto corporeo trasfigurato, ma conservava le impronte dei chiodi e della lancia al fianco…Era lo stesso corpo, ma Lui era più del suo corpo, quello che lo definiva come il figlio del falegname. Un grande mistero.

Noi siamo più del nostro corpo, eppure il corpo ci definisce in questa vita e ci definirà – in diversa apparenza e sostanza – anche nella vita eterna.

Gustavo E. Clariá

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Pubblicato da Gustavo Clariá

Nato a Córdoba, Argentina, nonno piemontese, economista, comunicatore, scrittore. Ho vissuto la metà della mia vita in Europa (Italia in particolare) e l'altra in America Latina. Giramondo, aperto alla conoscenza di altre culture. L'unità, nel rispetto della diversità, della famiglia umana, è il mio orizzonte. Cerco, quindi, di vivere la mia giornata "costruendo rapporti" di concordia e di unità. Il mio contributo alla pace.

70 Risposte a “Sono più del mio corpo”

  1. Grazie Gustavo, è bellissima questa riflessione … Proprio così, siamo più del nostro corpo … maè il dono datoci per vivere, esistere, relazionarci, ora e dopo in altra forma … Me encantó!

  2. Querido Gustavo, un inmenso gracias, una maravilla. Tengo que volver a leerlo porque es muy profundo. Gracias y lindo fin de semana. Saludos!

  3. Me vino muy bién, como meditación! Gracias! Te agradecemos, también muchísimo, por tus oraciones!
    Que sea un mes cargado de bendiciones!👍🕊️

  4. Gracias querido Gustavo! Me vino como anillo al dedo, justo en un período de aprendizaje que estoy viviendo a través de la recuperación de una lesión al tobillo que se me produjo jugando al fútbol con los muchachos, el domingo pasado. Un abrazo!

  5. Grazie Gustavo! Alta filosofia Umana, è proprio così, come scrivi … siamo que per arricchire il nostro bagaglio de consapevolezza, di amore, di “Uno” .. quello che c’è dentro. L’anima non muore mai … si muore sempre perché non si muore mai. Grazie!

  6. Ho finalmente letto i tuoi pensieri e mi sono piaciuti tantissimo..,non lo dico solo per l’italiano che è perfetto, ma per il contenuto. Mi hanno fatto pensare alla mia vita e a tutto quello che faccio ora che non parlo bene e che non cammino bene, e ho riflettuto sulla mia vita dì oggi. Grazie di cuore per quello che hai scritto, mi è servito tantissimo.Rinnovo la mia unità sempre. Ciao !!

  7. Magnífica reflexión, Gustavo, que me ha servido de meditación profunda antes de dormir, ya algo tarde aquí. Muchas, muchísimas gracias. Me ha encantado tu estilo de comunicación. Sin duda transparenta nuestro gran Ideal y la luz surgida de Chiara. Lo paso a algunos amigos. Gracias de nuevo.

  8. Somos más que nuestro cuerpo, pero este que llevamos todos los días nos recuerda que está con nosotros y que necesitamos de él para hablar, respirar, comer, sentir … Muy lindo tu escrito!

  9. Grazie tantissime Giov del tuo dono x oggi. Leggendolo ho fatto meditazione e così rinnovo l’unità con te. I miei dolori dell’età a volte si fanno sentire e con essi ripeto il suo “yes Jesùs”. Ti invio un caloroso abbraccio 🙂

  10. Hermosísima y profunda reflexión. Somos más que nuestro cuerpo. De eso estoy seguro. Creer o aceptar la resurrección de los muertos me cuesta un poco más. Pero lo pongo en las manos del Padre.

  11. Gracias! Justo hoy meditaba sobre la “resurrección de Roma”… lindísimo el video que realizó Javier. Cómo me cuesta mirar con los ojos de Él.

  12. Grazie Gustavo! La stanchezza al termine del giorno è buona pedana per saltare a un altro livello, quello dello spirito. E così gusto di nuovo la riflessione che mi porta la tua unità, costruisce il nostro rapporto. Narrare la vita come “costruzione di rapporti” mi sembra un’ottica vera e ricchissima. Ti auguro una buona notte!

  13. Gracias Gustavo! Es la reflexión que debemos hacer ante el irreversble paso del tiempo, pero siempre desde una perspectiva de fe, en la importancia y resurrección del cuerpo.

  14. Qué profunda reflexión sobre la vida! Te confieso que a mí, desde chico, siempre me llegó mucho ese sentido de transitoriedad de la vida; ese “todo pasa”. Por momentos, casi una obsesión. Pero lejos de tomarlo como algo angustiante, traté de que fuera un trampolín de lanzamiento hacia algo más grande.

  15. Qué hermosa reflexión Gustavo! Sabes? Por distitntos motivos que sería largo contarte aquí, este pensamiento me llega profudamente al alma. Y me saltaban las lágrimas al leerlo. Lo comparto. Sé que va a hacer mucho bien. Gracias!

  16. Grazie Gustavo! Siamo più del nostro corpo, proprio così, e siamo anche noi un po’ di quella trasfigurazione. Un abbraccio dall’altra parte di questo pianeta che ospita i nostri corpi.

  17. Grazie di cuore 💖 Gustavo di questa tua riflessione e di come riesci a trasformare i tuoi pensieri in così belle parole. Mi è piaciuto tanto quello hai scritto e quanto è vero e mi ci ritrovo. Grazie di nuovo per quello che sei, un forte abbraccio 🤗 👍⭐️

  18. Caro Gustavo, le tue riflessioni sono sempre stimolanti per me e mi riportano all’essenza del mio vivere. Ti ringrazio molto! Ho cercato fra le mie “cose” qualcosa per ricambiare. Non ho trovato esattamente quello che cercavo, ma ti mando anch’io una riflessione. Non so se c’entra con quanto scrivi… ma corrisponde a un mio vissuto. 😘

  19. A proposito di Gaza, mi torna continuamente in mente il tuo “en Madio Oriente, hoy solo hablan las balas del cañón” e anche altrove, di strada se ne è fatta poca…

I commenti sono chiusi.